E che c’è di male a sognare? Non nuoce di certo, toglie un po’ il respiro, è vero, ma sicuramente non custodisce danno o sciagura. Tutt’altro: È proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante. Altrimenti staremmo qui come burattini impettiti nei loro abiti quotidiani intrisi di conformismo, contaminati dall’indifferenza e dal grigiore di un’esistenza senza emozioni. Il sogno è una musica dentro di me ed io senza musica non potrei vivere. Senza quel ritmo interiore non riuscirei ad andare avanti, a coltivare le mie speranze e le speranze sono dei sogni ad occhi aperti. Ed i miei occhi son vivi e vedono in determinati contesti emotivi la presenza di una luce accecante. Amo quella luce, avverto dentro quella luce QUEL sogno..ovvio, non sempre posseggo la facoltà di poter discernere tutta la gamma cromatica di questa luce, ma la inseguo sempre, come attratto da qualcosa che riconosco come specchio della mia anima. Voglio che accada. Lo desidero fortemente. E sono perfettamente cosciente che non accade mai nulla che prima non sia stato un sogno…per questo motivo non smetto di sognare, perché l’oggi è solo il ricordo di ieri ma domani… Domani è il sogno di oggi. E crederci mi tiene in vita. A volte, è vero, posso apparire presuntuoso, ma è una visione superficiale quella che può tacciarmi di presunzione: è audacia invece, la stessa che reca con sé genialità, magia e forza. E nessuno di questi elementi nasconde una natura negativa come quella della presunzione fine a sé stessa. Lo so, per realizzare un sogno la conditio sine-qua-non è che tale sogno sia condiviso, altrimenti è tutto inutile. Ma non ho motivo di affogare nel dolore e nello sconforto: E’ una questione di attitudine. Di Natura. C’è chi vede le cose che ha intorno e sceglie di utilizzare il suo tempo chiedendosi “perché”? Io preferisco sognare ciò che potrebbe essere e chiedermi “perché no?”.