Mi sveglio e c’è il sole, curiosa ed inedita condizione. Il pavimento non è freddo o piuttosto..non è freddo abbastanza..e se passeggio sulle mattonelle, non suonano come i tasti di un pianoforte, anche se vorrei che fosse così. Marlène è una Citroen C2 1.4 diesel e sta proprio messa male, io però detesto l’auto-commiserazione, allora ho riso di me stesso e della mia situazione attuale, posso dire quindi di essere cresciuto davvero? And what about that Peter Pan on my left arm? Mi aiuta a ricordarmi che a guardare ogni cosa da molteplici prospettive ci si guadagna e basta. Lo so che spesso possono essere solo belle parole, ma è anche vero che non esiste niente di più pratico di una buona teoria ed in questo preciso istante ne avverto uno sconfinato bisogno. Polpa ok, pezzettoni ok, pelati ok..ma non ho alcuna necessità di volgermi indietro a guardare il passato, remoto o recente che esso sia, non meriterei così di avere un futuro davanti a me. Io invece comincio ad intravederlo, anche se è una luce fioca in fondo ad un tunnel, anche se è una vela spiegata che attende il vento, come un desiderio quasi inespresso ma onnipresente. Se per un attimo provo a distogliere lo sguardo dall’intento, allora si che gli ostacoli mi appaiono come qualcosa di temibile ed insormontabile, tutto sta nel focalizzare. Forse questo paio d’occhiali sprovvisto di lenti fa al caso mio. E’ solo grazie a questa montatura che riesco a consigliare al mio alter ego, il dott. Tibaldi, di essere sé stesso, ma prima sarà meglio dare un’ulteriore controllatina al suo carattere, non si sa mai. Dietro di me adesso c’è un bonsai, verde e rigoglioso, dentro un vaso bianco e decisamente ordinato e lucente..tutto questo mi permette serenamente di pensare alla libertà, che quando comincia davvero a mettere radici è una pianta in rapida crescita. Acqua in bocca, mi raccomando.