La pioggia, col suo incedere morbido e soave, fa da colonna sonora agli istanti prima dei quali i miei occhi si chiudono. La pioggia lava via le cose cattive, trascina il peggio via con sè e ti lascia con la sensazione confortante che le cose miglioreranno, devi solo aver fiducia ed accettarlo, con serenità d’animo e a cuore leggero. Quanto tempo occorre prima che un cielo si possa rischiarare? A volte basta attendere semplicemente sino all’alba. Un sole splendido non si è fatto attendere stamani ed ha fatto capolino, prima timidamente e dopo finalmente in modo deciso, da un orizzonte limpido. Ognuno di noi attende dei segnali. A volte le paure offuscano la nostra visione delle cose, convivono con noi, dentro di noi..e non ci permettono di vedere con quanta forza, in realtá, potremmo essere capaci di reagire. Dove attingere? Dove cercare la sorgente di questa forza, di questo coraggio? Non potrebbe esistere nessun altro posto se non dentro noi stessi. Un posto con la A maiuscola. Uno sconfinato oceano di forza che sarebbe capace di mettere in fuga qualsiasi nemico, persino quel seme cattivo che a volte, piantandosi in noi, non ci consente di osservare la realtà con gli occhi della coscienza. Si, è vero, ho paura. Come ogni essere umano imperfetto, il quale è consapevole che non esistono scelte decisive che possano mutare il corso degli eventi..quando l’unica scelta da compiere è invece vivere serenamente la semplicità di ogni singolo istante. So perfettamente che accettare questo stato d’animo puó voler dire arricchire la mia vita solamente in maniera positiva. Ed ho avuto fiducia che sorgesse il sole in questo caldo mattino primaverile, rischiarando la mia vista…e non parlo naturalmente solo dei miei occhi. È così che questa presa di coscienza fa breccia dentro di me: come un timido raggio di sole.