Marzo 1983, sapevo già leggere e scrivere e nei miei temi parlavo delle galassie e di come le esploravo a bordo della mia nave spaziale. Primavera 2015, suona la sveglia. Caotici agglomerati di un numero imprecisato di nuvole hanno deciso di dividere le spese, così come si suol fare tra buoni amici, e di affittare un ritaglio di cielo sopra di me. Non che siano capaci di mutare il mio umore, ma la tentazione alla quale cedo abbastanza arrendevolmente è quella di rispondere, persino al più gentile degli individui (la dedizione quotidiana del quale è di svolgere abitudinariamente il suo compitino di sorridere all’universo respirante) “Buongiorno un cazzo“. Ho freddo, poi caldo, poi ancora freddo. Cani che abbaiano, gocce che cadono costantemente sulla medesima porzione di suolo, profumo di brioches calde, clacson lontani un miglio, olezzo di umidità, gabbiani alfa che combattono a 10 metri d’altezza chissà quale battaglia per il corteggiamento di chissà quale avvenente e meritevole gabbiana beta, rumore della briscola a coppe mentre un vecchietto la schiaffa sul tavolo di gioco, risate stridule a mezzo sorriso di donne discutibilmente agghindate come alberi di Natale che se le avesse adocchiate Miranda Priestly, fanta-direttrice della fanta-prestigiosa rivista di fanta-moda Runway, le avrebbe fulminate con lo sguardo in 24 millisecondi. Maledetto, timido mese primaverile di sei lettere..vieni fuori, non hai nulla da temere! I corrieri funzionano a meraviglia, la cioccolata non ha più bisogno d’essere ammorbidita in forno, Ettore ha un tetto sotto il quale ripararsi e addormentarsi, la bolletta della luce si presenta con un bikini mozzafiato (0,00 euro in cifre sopra – e zero virgola zero zero euro in lettere sotto), le macchie di sugo dalla felpa? Scomparse. E’ appena Aprile, ma la bilancia (quella priva di ascendenti) continua a farfugliare frasi senza senso, unica soluzione quindi un antinfiammatorio naturale, ricco di fibre, ferro, calcio e acidi grassi, capace di proteggere cuore, arterie e di abbassare la pressione, nome in codice: Brassica Oleacea, ottima scusa per prendere qualcuno in ortaggio senza chiederne il riscatto. E’ tutto.