Anche nella sua concezione razionalistica che la conoscenza sia ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche, Renè avrebbe di sicuro disprezzato i social media, prima e dopo il suo consueto spuntino delle 11. Lui diceva che in ogni circostanza della vita l’intelletto indica alla volontà ciò che si deve scegliere. Io cammino scalzo, attraverso una delle otto porte di Babilonia, esatto..quella che rappresenta amore, pietà, vegetazione, maternità ma anche guerra e tempeste. Se anche il gesto involontario di un’entità che incarna l’amicizia, quella con la A maiuscola, riesce a trafiggerti il cuore ed interrompere la proporzionalità diretta tra respiro e battiti, allora devi necessariamente domandarti che cosa puoi fare di concreto per mettere fine all’inquietudine di un morbo che intossica i tuoi vasi sanguigni. Il mio malessere è un’equazione di primo grado. Ogni stato d’animo che, attribuito e sostituito all’incognita X nell’equazione, fa assumere alla prima sensazione lo stesso valore della seconda, è detta soluzione del suddetto disagio. Risolvere un’equazione di primo grado significa trovare la sua soluzione, in sostanza vuol dire trovare quel valore che, messo al posto dell’incognita, rende vera l’uguaglianza…in questo caso, quindi, ahimè…se tale valore tende all’infinito, anche la soluzione lo farà. E ciò è come minimo preoccupante. La merendina costa ancora 90 centesimi..Si, il dubbio sarà anche l’origine della saggezza, ma – patapùff – ecco perchè l’ho definita inquietudine, perchè in un ambiente senza confini, non sai mai con esattezza dove ti trovi, perdi le coordinate, non conosci la tua posizione ed il minimo, impercettibile movimento devasta gli pseudo-equilibri in cui naviga la tua anima. E sono sogni e presagi, potere e conoscenza..ma non elargiti generosamente da una divinità fosca ed ignota..bensì strappati alla notte, come un masnadiero spietato.