Il cavolo veste Prada

Marzo 1983, sapevo già leggere e scrivere e nei miei temi parlavo delle galassie e di come le esploravo a bordo della mia nave spaziale. Primavera 2015, suona la sveglia. Caotici agglomerati di un numero imprecisato di nuvole hanno deciso di dividere le spese, così come si suol fare tra buoni amici, e di affittare […]

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The Wolf of Corso Matteotti

Andare a lavorare in una giornata come questa è come minimo una sfida. Fino a quando il compito era di attraversare l’incrocio con la Piaggio, armato di galoche gialle numero 34, allora era semplice, dove c’è incoscienza c’è Casa..ma con questo vento neanche Mary Poppins sarebbe capace di zavorrarsi a terra, persino mandando giù una […]

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Stay hungry, stay foolish, staymeenkee.

Ma dico io, santo di un cielino, se per definizione dovrebbe essere “odio per la felicità altrui”, di quale felicità stiamo parlando esattamente? Neanche buoni ad invidiare si è, mille auguri, un minuto di raccoglimento e cento confetti per Madre Ignoranza, sempre in stato interessante. [...minuto di raccoglimento...] Ok, diamogli una possibilità..magari bramano la mia […]

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Una cricca di protesta

Ho una striscia da pellegrino strafottente in testa, un po’ anacronistica e un po’ interessante e per interessante intendo violenta, meravigliosa ed inaspettata accezione per questo aggettivo. Ho voglia e bisogno di bere, ma il (sotto)fondo cassa mi permette a stento il solo pensiero di una bianca bavarese e comunque sia, tra le responsabilitá di […]

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La sorpresina del Mikveh

Abbasso di qualche grado lo sguardo, non osservo i miei passi, mi distraggo, cammino per strada come un cane affamato che non teme il bastone. Un agglomerato di pericoli, acquattati e latenti oppure manifesti ed evidenti, mi sta facendo smettere di essere in grado di giudicare la qualità del cibo. Grave, no? C’è di peggio: […]

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Bonsai che ti dico?

Mi sveglio e c’è il sole, curiosa ed inedita condizione. Il pavimento non è freddo o piuttosto..non è freddo abbastanza..e se passeggio sulle mattonelle, non suonano come i tasti di un pianoforte, anche se vorrei che fosse così. Marlène è una Citroen C2 1.4 diesel e sta proprio messa male, io però detesto l’auto-commiserazione, allora […]

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Come i dubbi di Skeeter

Capolinea, Lù. Tocchi il fondo..e dopo ancora il fondo del fondo. Il triplo fondo, ‘nsomma..come le pentole in acciaio inox. Riparti da zero, cadi, sei a terra, nessun appoggio, nessuna certezza, nessun appiglio, niente a cui aggrapparsi, sei solo..non di fronte ad un bivio, ma di fronte a te stesso. Non possiedi niente..tranne quella ottima […]

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Eau EP Day

Mi brontola lo stomaco dalla fame, ma se esiste una giustizia divina, non saranno solo miei i crampi. Tranqui Max, tranqui Feel, sette canzoni son sufficienti per un Extended Play..basta fare ordine. Anche nel caos di un agglomerato di mensole disordinate come quelle che campeggiano sulla destra del mio frigorifero, ogni cosa è al suo […]

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Il pensiero antitetanico

Ho terminato le risorse, le ho terminate davvero. Dovrò cercarmi un posto tra le panchine della stazione..e ripenserò al tempo in cui meditavo sul mio tetto. Quando trovavo il tempo per riflettere, sul divano o meglio ancora sulle tegole, mi chiedevo spesso se riuscivo davvero nell’intento di imparare ogni giorno e avrei desiderato tanto che […]

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Yellowarrior

Le panchine grigie erano verdi una volta. Cosa ha mutàto il loro aspetto esteriore, la noia o l’attesa? Questa città ha bisogno di pioggia, e la pioggia non tarda a giungere. Se cammini distratto, di certo non ti accorgi della differenza tra una risata ed un pianto. Questa cittá allora ha bisogno di poesia, e […]

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