Il formato .tiff è un’immagine renderizzata, non esistono più i livelli, non esiste nulla che possa essere modificato, puoi solo contemplare, tutt’al più comprimere in .jpg e conservare in minor spazio..ma si vuol cadere così in basso? La custodia della chitarra ha fatto boom ed il manico ha fatto straaap, tipo la pubblicità Ace Gentile, ma niente panico..uno dei tanti badge con laccetto e morsetto metallico farà al caso mio, ci sta preciso-preciso, neanche fosse stato concepito a priori per un siffatto abuso. Anche questo è un compromesso per aggiustar le cose, un’efficace prova che denota una forte acquisizione di Metodo, con la M maiuscola, un po’ come quando a trent’anni realizzi quanto fosse importante e propedeutico imparare le poesie a memoria in seconda elementare. Passeggio verso l’altare..”e tu, Razionalità, vuoi prendere il qui presente Luca bla bla come tuo legittimo bla bla e poi bla bla?..” Risponde: “si, indubitabilmente si”. “Bene, puoi baciare la sposa”..perfetto, ho sempre preferito intrinsecamente la razionalità alla compassione..la vendetta è da dilettanti, il caos è da fuoriclasse. Fiori e confetti, ravioli caserecci panna e pistacchio, innumerevoli pianti di gioia..e…le ghiandole di Meibomio non si trovano mica di seconda mano su subito.it, questa è una certezza. Le lacrime non fuoriescono spontaneamente, bisogna far vibrare le giuste corde. Il bello di poter imbracciare uno strumento musicale sta anche in questo, accarezzare morbidamente un re maggiore settima, come se stessi sfiorando in modo soave la superficie più delicata di un corpo armonioso…e poi violentarlo, con furioso trasporto, su un bicordo con la dominante in Fa, col quinto grado relativo, raddoppiato alla sua ottava superiore e come se non bastasse..con le prime tre a vuoto e dissonanti…caos e perversione, la perfezione di un proposito disturbato, invasato, squilibrato..reale. Spegni la luce e accendi una candela. Pensi alla puntina del giradisci come la più affilata delle lame di Hattori Hanzō. La musica è una droga, ti prende per mano e ti ospita in luoghi che tu stesso costruisci, non ti abbandona, ti cinge nella sua morsa, ti stringe nel suo abbraccio, ti afferra, ti sbatte, ti assapora, ti lambisce, ti adula, ti vezzeggia, ti coccola, poi ti corteggia, ti morde le spalle e inumidisce i sensi, coi tuoi stessi sensi, in tutti i sensi. Fuoco, aria, buio, terra ostile e poi rifugio e poi ancora luce…e non sai..se sei tu a muoverti..oppure se è tutto il mondo a muoversi intorno a te, che immobile osservi una confusa mescolanza d’emozioni che da nessun’altra sorgente sgorgano se non…dalla tua anima. ……Schhhhhhhhhhhhhhh.