E’ un concetto troppo ampio. Perché implica il coinvolgimento di anima e corpo, emozione, praticità, significato, valore, senso. No, non è un assedio. E’ un armonioso e bilanciato combattimento e chi sa combattere è degno di libertà. Traguardo assai ambito. A volte involontariamente ci opponiamo ad essa semplicemente perché abbiamo paura dell’ignoto, inteso come ciò che ancora non è ma l’ignoto altro non è che la dimensione cui appartiene la nostra anima. Possiamo mai aver timore anche della nostra anima? Nossignore. Rischieremmo di prenotare un biglietto per una vacanza troppo lunga in un paese fin troppo inflazionato, chiamato: Conformismo. Ed il conformismo, si sa, mette in ostaggio la libertà ed è nemico acerrimo della nostra crescita, come individui..come esseri umani. Il vero essere umano che possa dirsi realmente libero, invece, non può temere mai di perdere la libertà. Si, a volte essa è davvero esigente nei nostri confronti, ci mette di fronte a delle consapevolezze troppo importanti, ma non possiamo non sceglierla, altrimenti andremmo nella direzione opposta, quella della schiavitù..troppo facile, troppo scontato, anzi, in una sola parola: troppo comodo agire così. Ci tireremmo addosso una sola certezza, quella di essere peggiori. La Libertà, al contrario, è una chance, un’opportunità, una grande possibilità: quella di essere migliori. Ma non esiste alcuna strada facile che ci conduca ad essa. L’importante è esserne consapevoli. Come può esserne consapevole un bimbo che, in un modo o nell’altro, possiede sia Sogno che Libertà, allo stato puro. E’ al bimbo dentro di noi che dobbiamo attingere, soprattutto quando affrontiamo problemi che sembrano più grandi di noi stessi. Al bimbo, si. Ma con la coscienza ed il bagaglio dell’adulto che siamo diventati. “I’m not afraid of who you are..We can fly! Poor is the man whose pleasures depend on the permission of another..Love me, that’s right, love me. I wanna be your baby”.